Inetti di professione

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lunedì 24 marzo 2014

Non aprite quella porta

Mentre una giovane donna cerca nel suo costoso borsone, un vecchio citofonino, ricordo dei bei tempi andati, incrocia le braccia e con sguardo assente, aspetta.
Non sembra preoccupata una fidanzata che cerca in ogni modo distrarsi, triciando l'aria con il naso, per trovare uno sguardo che le eviti di fare il punto, su che sorte avranno quei dadi che stanno lanciando contro le prestazioni sessuali del suo scheletrico compagno.
Una cinquantina rompe il ghiaccio con un sibilante cinguettio, tutta concentrata a sparare ad un disco volante, mentre la stanza si riempie ed il mormorio aumenta.
E un'altra, dalla veste bianca ma lisa, chiama una settantenne, distinta dall'escrescenza carnosa del suo ventre, quindi dal vestiario nero ma, tempestato di sbrillettature e, al contempo come da prassi in questa era, dalla chioma tinta.
Al centro, cercando di occupare meno spazio, si defila, un uomo dalle fattezze baltiche in sgradevole tenuta ginnica, che non manca di bracciale e orologio 18 carati.
Lui, impegnato quanto all'apparenza stressato, ricerca un'indistinto missaggio di solennità e compatimento, bisbigliando, poi non tanto, la propria analisi.
E mentre la tinta, socializza con un'altra occhialuta sessantina che annoiata, sembra palesare al mondo quanto la propria esistenza sia solo lo scherzetto di un demonio, sentendo nominare il frutto del suo grembo, le s'accende l'animo per la gioia attraverso l'ausilio di un sorriso arrugginito.
Un'altro poi, gustando nel suo inconscio come il corpo filiforme e le sporgenze giuste di una giovane, possano risvegliare una virilità quasi assopita, ma che ora, stenta a trattenere, socchiude dolcemente la porta dietro di se.


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lunedì 17 marzo 2014

venerdì 14 marzo 2014

Lo stolto

La domanda

Chi è che parla tanto ma non sa che dice?
Chi si limita al like su facebook? Chi non ha niente da dire?
Chi pone domanda avendo una certezza?
Chi risponde a domanda con altra domanda?


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giovedì 13 marzo 2014

Un insieme vero

Era lì.
Ed in quella serata si sentiva proprio bene. Dopo tanto tempo aveva visto, mentre era con lei, su quel viso rosso dalla foga, un'espressione forse conosciuta, e comunque a stento, che ricordava in qualche sua altra precedente storia. E mentre pensava, un sussurro: «Cucciolo, stasera mi hai resa una donna vera...». Per la prima volta da quando nacque, si sentì un uomo.
Un uomo vero.



martedì 11 marzo 2014

Come se ci fosse un'Alfa e Omega nei rapporti


Alfa Sottotitolo: Quando calpestano te e Chi porti nel cuore.
"Ogni donna a questo mondo per essere definita tale, ha bisogno di un uomo o amico, conoscente o marito che sia non conta, l'importante è che sia uno stronzo. È scritto nel suo DNA.".
E gli rimaneva solo lui.
Decise di postare quello che ormai sembrava l'astruso paradigma sintetizzante buona parte della sua vita, sul quel social dove avesse riscontrato una minima parte di "lettori interessati"; ma, prima di completare l'operazione, la sua mano esitò.
Così, su quel gruppo dal sesso diverso dal suo: «Avete una missione da ora: smentire tutto ciò e farmi vergognare solo di averlo pensato. Perché davvero non ho più nulla che mi leghi a questa landa desolata, tranne Voi.  God bless u.»
«Questo messaggio» così scrisse a quell'Amico «L'ho inviato alle poche anime pie che mi sono rimaste, perché non ho nessuno più, tranne Voi. Avendo ricevuto alle ore 8.41 di oggi un'unica risposta e, sapendo già che difficilmente verrò smentita, farò ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato. Perché non c'è occupazione, non c'è amore, non c'è amicizia che mi trattenga ed io non sono nessuno per gravare su un Qualcuno che ha Missione ben più grande, che quella di ascoltare quanto sia angosciante ogni piccola vicissitudine della mia vita. Cercherò ciò di cui necessito altrove, e soprattutto, di aiutare gente che ne ha bisogno, poiché ormai, confidando solo in Voi e in Chi vi manda, cercare di somigliare al Cristo quanto più mi è possibile, è l'unica cosa che posso fare di utile.
Ma, forse, non voglio ammettere a me stessa, che qui, tra coloro che frequento, si fa del meglio per disonorare ciò che il Signore ha fatto per noi. E ciò potrebbe pure non essere biasimabile: effettivamente ciò che accade e di cui mi sto rendendo conto è che, questa cerchia, tranne qualche povera anima, sia troppo assorbita dalle cose vane del mondo, e come credo, ogni idolo che adoriamo ci allontana sempre più dalla Verità della Parola, nonché da Colui che ci vorrebbe tutti Santi.
Mi sento sola ormai e, come un figlia vissuta per anni lontana dalla sua vera famiglia, unicamente quando sono da Voi, pregando, parlandoVi oppure dialogando con pochi altri, leggendo quella Parola la Quale riesce a dare a me, e a chiunque legga con l'Umiltà del cuore, ogni Sapienza, essendo frutto dell'Unica Verità di questo mondo scellerato, capisco una cosa sola: è questa la mia Vera Famiglia. Buona giornata.»
Agiva in nome di Cristo e ascoltava, come una tortura, ogni depravazione che, ogni persona che incrociava la sua strada (dicesi "fedele" o laico), commettesse quotidianamente.
Prima di pensarlo, sapeva di avere solo quell'Amico.
Omega

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giovedì 6 marzo 2014

La Città della Scienza, ricostruzione "sommersa dalle carte"

Ormai è passato un'anno dall'incendio della Città della Scienza a Bagnoli.
Sarà pure vero che questa terra è una di quelle classiche "lande desolate tutte italiane" immersa in un abisso di tanti problemi economici e che, bene o male, se, volendo paragonare La Campania ad altre terre di pari "pezzatura" nei cosiddetti paesi avanzati, ci sarebbe solo bisogno di fare un "mea culpa", anche essendo palese che la situazione sia, qui, quantomeno articolata.
Confidiamo ancora in quelle nuove correnti politiche o in qualche anima pia, anche se pensavamo di scrivere una lettera, raccontandogli il disastro e affidandogli una preghiera, al papa, per chiedere, e non scherziamo, l'intercessione di un Santo.
Perché sentire dal Ministro Regionale campano all'Università e alla Ricerca frasi tipo «a domani il prossimo tavolo» o che «le carte vanno limate con attenzione», mi fa, ma tanto, ma proprio tanto, letteralmente vergognare di essere un cittadino appartenente  alla regione Campania.
C'è da spiegare al caro ministro che il domani è già arrivato.
E questo si può osservarlo non solo dal calendario.


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martedì 4 marzo 2014

Massima sulla disputa

In disputa, la superbia nel falso è da molti, ma l'umiltà nel vero, nella fattispecie, diventa un immenso atto di coraggio.

Mattia Di Cuozzo


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lunedì 3 marzo 2014

Per una vita di giustizia (Le Beatitudini)

Sarà vero che sono di parte, ma chiunque sia di qualsiasi credo non può negare il fascino e il senso di giustizia che le Beatitudini cristiane, riescono ad infondere nello spirito di chiunque le legga.

Mt 5:1 Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. 2 Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo: 3 «Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4 Beati gli afflitti, perché saranno consolati. 5 Beati i miti, perché erediteranno la terra. 6 Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7 Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8 Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9 Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10 Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11 Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.

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