Inetti di professione

Post più popolari

mercoledì 30 aprile 2014

Smartphone miglior rapporto qualità prezzo

Come prezzo ci siamo. Che ne pensate?

Prezzo Samsung Galaxy S4 mini 8 gb

Prezzo LG Optimus G 32 gb

Il migliore? Sicuramente il Samsung S4 mini è bello, ma LG Optimus G ha più memoria e più ram quindi dovrebbe risultare un tocco più veloce. A voi la scelta...




sabato 26 aprile 2014

La speranza

A volte ti vergogni, perché essendo limitato, un uomo finito, non hai la forza del Cristo per sopportare le offese ricevute dall'Altro. E ti resta un unica cosa.


Posted via Blogaway

venerdì 18 aprile 2014

L'Altro sono io

Credevo di essere una persona difficile da capire e mi concentravo su questo. Ora capisco che gli altri sono semplici da capire se ti concentri su ognuno di loro. Con Affetto ai miei amici.


Posted via Blogaway

lunedì 14 aprile 2014

La Fame

Ma è verissima e non è tanto da ridere se pensiamo che in Cina lavorano 18 ore per mezza scodella di riso al giorno. Pace a voi

Tentazione

Giacomo, 1:12 - Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.


Posted via Blogaway

domenica 6 aprile 2014

Il Sogno Speciale

«A 9 anni ho fatto un sogno. Mi pareva di essere vicino a casa, in un cortile molto vasto, dove si divertiva una gran quantità di ragazzi. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie, mi slanciai in mezzo a loro. Cercai di farli tacere usando pugni e parole. In quel momento apparve un uomo maestoso, vestito nobilmente. Un manto bianco gli copriva tutta la persona. La sua faccia era così luminosa che non riuscivo a fissarla. Egli mi chiamò per nome e mi ordinò di mettermi a capo di quei ragazzi. Aggiunse: «Dovrai farteli amici non con le percosse ma con la mansuetudine e la carità. Su, parla, spiegagli che il peccato è una cosa cattiva e che l'amicizia con il Signore è un bene prezioso». Confuso e spaventato risposi che io ero un ragazzo povero e ignorante, che non ero capace di parlare di religione a quei monelli.

In quel momento i ragazzi cessarono le risse, gli schiamazzi e le bestemmie, e si raccolsero tutti intorno a colui che parlava. Quasi senza sapere cosa facessi gli domandai: «Chi siete voi, che mi comandate cose impossibili?» «Proprio perché queste cose ti sembrano impossibili – rispose -dovrai renderle possibili con l'obbedienza e acquistando la scienza». «Come potrò acquistare la scienza?». «Io ti darò la maestra. Sotto la sua guida si diventa sapienti, ma senza di lei anche chi è sapiente diventa un povero ignorante». «Ma chi siete voi?». «Io sono il figlio di colei che tua madre ti insegnò a salutare tre volte al giorno». «La mamma mi dice sempre di non stare con quelli che non conosco, senza il suo permesso. Perciò ditemi il vostro nome.» «Il mio nome domandalo a mia madre.»

In quel momento ho visto vicino a lui una donna maestosa, vestita di un manto che risplendeva da tutte le parti, come se in ogni punto ci fosse una stella luminosissima. Vedendomi sempre più confuso, mi fece cenno di andarle vicino, mi prese con bontà per mano e mi disse: «Guarda» Guardai e mi accorsi che quei ragazzi erano tutti scomparsi. Al loro posto c'era una moltitudine di capretti, cani, gatti, orsi e parecchi altri animali. La donna maestosa mi disse: «Ecco il tuo campo, ecco dove devi lavorare. Cresci umile, forte e robusto, e ciò che adesso vedrai succedere a questi animali, tu lo dovrai fare per i miei figli.» Guardai ancora, ed ecco che al posto di animali feroci comparvero altrettanti agnelli mansueti, che saltellavano, correvano, belavano, facevano festa attorno a quell'uomo e a quella signora. A quel punto nel sogno mi misi a piangere. Dissi a quella signora che non capivo tutte quelle cose. Allora mi pose una mano sul capo e mi disse: «A suo tempo, tutto comprenderai.»

Aveva appena detto queste parole che un rumore mi svegliò. Ogni cosa era scomparsa. Io rimasi sbalordito. Mi sembrava di avere le mani che facevano male per i pugni che avevo dato, che la faccia mi bruciasse per gli schiaffi ricevuti. Al mattino ho subito raccontato il sogno, prima ai fratelli che si misero a ridere, poi alla mamma e alla nonna. Ognuno diede la sua interpretazione. Giuseppe disse: «Diventerai un pecoraio». Mia madre: «Chissà che non abbia a diventare prete.» Antonio malignò: «Sarai un capo di briganti». L'ultima parola la disse la nonna, che non sapeva né leggere né scrivere: «Non bisogna credere ai sogni». Io ero del parere della nonna. Tuttavia quel sogno non riuscii più a togliermelo dalla mente »

(Memorie, Don Bosco)
Fonte it.wikipedia.net


Posted via Blogaway

martedì 1 aprile 2014

La Pace

Meravigliarsi di non vivere in una palude umana è come stare ai piedi dell'Everest, ma in realtà, non salirci affatto.
E da lì, sulla cima, chi ti "guarda" dal "basso verso l'alto" sembra domandare, poi affermare: "Sicuro che ai piedi dell'Everest non vi sia una palude? Qui c'è solo una cosa."

Per un caro amico visto stasera.


Posted via Blogaway